Quando vivevo in Italia, una delle regole auree della Pasqua ed in particolar modo della Pasquetta era la certezza che tanto sarebbe piovuto e che sicuramente, a metà della braciolata con gli amici, ti saresti ritrovata a cercare un riparo di fortuna.
Fortunatamente ora vivo a Dubai e sembrerebbe anche che l’inverno (perché sì, quest’anno c’è stato l’inverno) sia finito e quindi perché non organizzare un bella mangiata in compagnia?
Ovviamente, visto che la Pasqua cade sempre di Domenica, non ci sono possibilità di poterla festeggiare nel giorno giusto (a meno che non avete un capo fico come il mio che ci dà sia Pasqua che Pasquetta…) e quindi ci si adatta a farla di venerdì (per avere un safe day per riprendersi dalla “mangiata”) o di sabato (e poi sei costretto a farti di brioschi pesante per poter essere pronto e reattivo il giorno dopo).
Altrettando ovviamente la cosa che non è cambiata, e sono abbastanza sicura non cambierà mai, è la tempistica con cui si decide di fare qualcosa, che sarà al massimo una settimana prima. Qualcuno creerà una delle dannate chat di WhatsApp con la fatidica domanda: Che facciamo a Pasqua/Pasquetta?
Quest’anno devo ammettere che è stato più semplice del previsto decidere dove andare e al menù ci ha pensato “l’amica che sa cucinare” che tutti abbiamo. Io, che al massimo so farmi due uova al tegamino, mi sono proposta di guidare per andare a fare la spesa.
E qua il dramma si è consumato!!!!
Perché dovete comprendere che a Dubai, per la vera donna che cucina, se vuole fare una spesa attenta all’ambiente, economica e con i prodotti migliori, non le basta entrare in un solo supermercato per svolgere tale funzione. NO. Bisogna pianificare il tutto che Risiko levati che ti faccio ombra.
Sempre più spesso nei vari gruppi Facebook si susseguono le richieste di consigli su dove comprare il pesce o la carne migliore, se è più buona la frutta locale o quella importata, organic sì o organic no, per non parlare del questione “acqua” e dei prodotti per pulire la casa (ricordo di qualcuna che aveva detto che si portava i detersivi dall’Italia…signora mia, usa quei kg per un bel pezzo di prosciutto, altro che sapone di Marsiglia!!). E non vi dico da quando è arrivata la Mulino Bianco nei supermercati, neanche fosse Natale!
Ed anche in questo caso Dubai offre possibilità per tutte le tasche, se non siete la mia amica che segue una routine schedulata per fare la spesa sulla base anche delle offerte attivate dalle varie catene.
Uno dei più famosi è sicuramente il disponibile in modo più o meno capillare su tutto il paese. Personalmente mi capita di utilizzare quello del Mall of the Emirates in caso di necessità di spesa abbondante dal momento che, ogni volta che sto per entrare nello store, partono nella mia mente i Carmina Burana e mi si avvicina uno spaurito Dante che mi ricorda “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate“. In pratica è una specie di buco nero dove entri che fuori è giorno ed esci che è piena notte.
Essendo una catena internazionale la qualità dei prodotti è abbastanza elevata ed i prezzi onesti, soprattutto quando si usano i prodotti del marchio.
Consigliato per: carne e pesce.
Allo stesso modo è molto diffuso anche il che si può considerare il diretto competitor del Carrefour in termini di qualità e tipologia dei prodotti, ma con una sezione dedicata all’organic ed alle altre cucine del mondo molto più fornita. Il bello del Géant sapete qual è? La possibilità di ordinare online quello di cui avete bisogno senza dover uscire di casa ed affrontare il mondo. L’importante è sempre quello di vivere nella zona giusta e quindi coperta dal servizio delivery (in pratica se hai deciso di risparmiare e vivere nel deserto, ti attacchi e prendi la macchina).
Consigliato per: pesce ed elettrodomestici.
Sfortunatamente queste due catene non vendono l’alimento più bramato a Dubai: il porco. In questo caso dovremmo affidarci a Choithrams, Waitrose e Spinneys con i loro prezzi “a misura di tutti”: ogni volta che entro da loro ho l’impressione di essere da Bulgari, in particolar modo con gli ultimi due. Sicuramente ottima qualità (e visto quello che pago un petto di pollo minimo deve essere un pollo massaggiato in stile wagyu ed in più gli fanno sentire la musica classica così non si stressa) ma non eccelsa da giustificare il prezzo. Per quanto riguarda la zona che ci interessa di più, ovvero il sexy shop del GCC, purtroppo il personale del banco del fresco non ha le capacità per svolgere tale mansione: con quello che pago il crudo se mi fai una fetta da un etto te lo tiro dietro, a maggior ragione se mi ci lasci la cotenna.
Stesso problema che si presenta anche nella catena Al Maya e Park and Shop, che dispongono anche loro di maiale, ed anche di ottima qualità. Consiglio personale: lasciate perdere quello che vendono al West Zone perché fino ad oggi ha sempre avuto un colorito tendente al verdognolo.
Se però volete fare un’esperienza un po’ trasgressiva per degli expat vi consiglio i supermercati : frequentati prevalentemente da indiani e filippini, questa catena ha dei prezzi super competivi e continue offerte. Secondo fonti certe pare abbiano la carta igienica al prezzo più basso sul mercato…sapevatelo!!
Ottimi prodotti anche al banco del fresco, se consumati in breve tempo (specialmente il pesce ed il pollo) ma con un montone ed un agnello di una qualità che neanche alla Sagra dell’arrosticino (va beh…non esageriamo).
Se poi siete delle persone super healthy, attente all’ambiente e sempre alla ricerca della frutta e verdura più fresca l’unica soluzione saranno gli Organic shops dove potrete trovare alimenti importati di ottima qualità al semplice costo di un rene. Ma che ci vogliamo fare, è organic. Per la mia esperienza ho scoperto recentemente che l’Organic Food&Drinks in The Greens pare abbia la miglior sezione di porco di tutta Dubai. Queste sono notizie che è importante sapere!
E adesso una domanda di cultura generale: sapevate che Union Coop (per capirci i pionieri nel portare lo stracchino in town grazie alla sezione di cibo italiano) ed Emirates Cooperative Society (per gli amici Co-op) sono due entità totalmente diverse??? In entrambi i casi parliamo di supermercati prevalentemente frequentati da locals, tant’è che se decidete di venerdì di andare a fare la spesa nell’ora della preghiera vi inviteranno a pagare ed uscire dal supermercato.
Ovviamente non c’è una volta che me lo ricordi.
Ma diciamoci la verità, offerte o non offerte, per quelli come me che odiano il genere umano nel weekend (fateci caso, la gente nel weekend che frequenta i supermercati sembra perdere completamente il proprio Q.I.), per quelli che si dimenticano di fare la spesa, per quelli che vanno a fare la spesa e pur avendo la lista della spesa si dimenticano di comprare le cose, per le mogli che non si fidano dei mariti (o non hanno tempo di stare al telefono a spiegare ogni 10 minuti cosa devono comprare) o per quelli che semplicemente non c’hanno voglia, la più grande invenzione, dopo il delivery (diciamo tutti insieme grazie ai grocery sotto i nostri palazzi o comunque vicino casa che ti portano a casa la spesa anche se hai ordinato una busta di patatine), che ha salvato molti di noi anche dalle peggiori situazioni (ricordo di un tipo che confessò di aver chiamato il delivery per farsi portare una scatola di profilattici…a mali estremi, estremi rimedi) sono gli shops online che si stanno diffondendo sempre più spesso sul territorio.
Questi negozi permettono di acquistare online dalla frutta e verdura alla buste di Pan di Stelle (ebbene sì amici….si trovano anche online) e vi consegnano tutto comodamente a casa.
Ma tutto questo panegirico sulla spesa e su dove farla quando basta prendersi una bella maid a casa, ovviamente offerta dal servizio pubblico statale, che si occupi di tutto. Ah non l’hanno detto alla tv che ora abbiamo inclusa nel pacchetto lavorativo la maid?