A Dubai, le cosiddette “attività ricreative” non mancano di certo.
Shopping nei più grandi centri commerciali (non per nulla abbiamo il più grande centro commerciale al mondo…perché a noi piccolo non piace), andare allo ski-dome quando si sente la manca del freddo vero oppure provare l’ebbrezza di fare snow nel deserto, prendere una barca per potersi rilassare su Lebanon Island, nel bel mezzo de The World, o lanciarsi con un paracadute sopra The Palm.
Quando si è stanchi di tutte queste attività sportive (lo shopping è considerato sport, fatevene una ragione voi uomini, che vi ci voglio vedere a portare le buste con una mano, mentre con l’altra ravanate alla ricerca della vostra taglia al reparto offerte!) potrete decidere di godervi una spettacolare vista notturna di Dubai prendendo un drink al 123° piano del Burj Khalifa (Cos’è? Ma ovvio. Il grattacielo più alto al mondo!! Amiamo questi semplici primati) oppure potremo rilassarci a tempo di musica ammirando le suggestive fontane.
Potrei continuare per ore a raccontare di tutte le mirabolanti attività che una città come Dubai può offrire, dimenticandone sicuramente qualcuna, ma quella che mi affascina di più è sicuramente la Ladies Night.
Lasciatemi fare una breve introduzione (momento culturale mood ON).
A detta di molti, dal momento che Dubai si trova in un paese musulmano, noi donne siamo trattate come delle inutili e stupide schiave, non ci è permesso parlare e soprattutto siamo costrette a portare il burqa, abbigliamento per lo più usato nelle aree dell’Afghanistan (se non sapete dov’è l’Afghanistan consiglio una cartina o magari il vecchio atlante che prende polvere sullo scaffale. Sì, sì, va bene anche l’atlante che ha ancora la Germania divisa), o se non altro ad andare vestite con lunghi gonnelloni neri e magliette a maniche lunghe. Già….
Altra credenza, considerata come legge è che a Dubai non sia possibile bere alcool (ed ovviamente secondo molti neanche il maiale) e che quindi qui stiamo facendo una specie di rehab forzata, provando l’ebbrezza di essere sobrie. Già…
Questa visione della donna nel mondo arabo è forse più vicina a quella in Arabia Sudita, dove magari la situazione e la considerazione della donna non è così elevata (amici mi dicono che ha più diritto una capra a sedersi davanti in macchina, rispetto ad una donna. Evidentemente questa norma è stata istituita da un uomo dopo che la sua donna l’ha implorato di chiedere indicazioni perché si erano persi. Almeno ora la capra non lo stresserà) e le donne per legge devono indossare l’abaya (ma comunque non portano il burqa), a volte anche integrale, o al Qatar, che si trova in una fase di progressiva occidentalizzazione (non menziono il Bahrain visto che tutti sanno che è considerato come “un ponte distensivo sull’Arabia Saudita“) e quindi stanno ancora in una fase dubbiosa (alcool ce n’è. Confermo).
E come si fa a sfatare questo mito? A spiegare ai vostri amici che vi scrivono dalla piovosa e fredda Italia (cioè, non sto certo rimarcando che qui a metà Novembre fa ancora 30° quando è una giornata fresca…) che non vi hanno mandato in un carcere di massima sicurezza e che no, non patisco la tortura? Semplice. La parola vincente sarà Ladies Night.

Quasi ogni sera della settimana, in varie zone della città, solo perchè siamo donne, (quelle che sempre secondo la credenza popolare stanno a casa), o possiamo dimostrare di esserlo, ci concedono l’onore ed il privilegio di bere alcolici (avete letto bene…alcolici! E non roba annacquata ma al 80% roba seria) senza pagare! E spesso il tutto accompagnato da un interessante sconto anche sul cibo.
Scioccati? Ebbene sì, è tutto vero.
Anche in questo caso, destreggiarsi tra le varie serate proposte non è facile, ma a questo si può porre rimedio consultando i vari siti online (Ladies Night Dubai oppure Ladies Night) oppure il giornale TimeOut, che risultano sempre sufficientemente aggiornati, ed usando un bel foglio Excel per creare un database che possa aiutarvi nella scelta (ognuno ha i disturbi che si merita!)
Consiglio spassionato, se state per organizzare una serata con molte amiche, chiamate per confermare sempre quello che offre il locale scelto (o comunque consultate il loro sito) perché potreste trovarvi nella sconveniente situazione di dover dire al Manager che “loro” hanno fatto casino e che “loro” devono trovare una soluzione. (Lo so, siamo delle bestie!).
Le varie serate offrono selezioni di vini (quasi sempre decenti o comunque lo scoprirete solo la mattina dopo che era meglio bere l’aceto), cocktails (puntate al vino, nei cocktail la quantità di alcool è pari a quella che mi dava nonna quando mi faceva il latte con il brandy per farmi passare il mal di gola. O forse nonna me ne dava di più?) ed alcuni, per le più viziose, offrono anche del discreto Prosecco (non lo dite alle venete che l’ho detto).
Ovviamente non tutti i locali offrono unlimited alcool (quelli sono i miei posti preferiti…chissà come mai) ma offrono dai 2 ai 4 tickets (il Tribeca ti dà le carte da gioco, che quasi quasi ti dispiace usarle per bere. Ma poi ci ripensi e dici che un mazzo di carte te lo puoi sempre far portare), anche in funzione se ci si ferma solo a bere una cosa oppure si consuma anche. In alcuni casi l’offerta può prevedere uno sconto sul prezzo oppure la possibilità del 2×1 (come dice una simpatica canzone “Chi si accontenta gode“…).
Per quanto riguarda il cibo ce n’è per tutti i gusti: spagnolo nel locale Casa de Tapas, messicano da O’Cacti, pesce da Crab Tavern o brasiliano dal suo dirimpettaio Spirito, passando per i locali che propongono oriental fusion come Karma Kafè, Asia Asia o il China Grill. C’è veramente l’imbarazzo della scelta e molti di questi propongono sconti dal 25% al 50% sui main oppure su una lista selezionata di piatti. Meno male che siamo sempre tutte a dieta…
Anche durante le Ladies Night, prevalentemente durante quelle del martedì (giorno più florido e che offre più scelta), e quelle del mercoledì (anche qui è un po’ come la storia del late brunch), la fauna, sia maschile sia femminile, è variegata.
I poveri uomini non hanno la nostra stessa fortuna (credo di aver letto in giro di qualche gentlemen night, ma non sembrano essere così “convenienti” come le loro dirette concorrenti) e quindi partecipano alle ladies night come accompagnatori o come cacciatori alla ricerca di una preda.
Nel primo caso, ovvero quando sono accompagnatori, sta nella bontà e nella magnanimità dell’accompagnatrice passargli sottobanco un bicchiere senza farsi notare dal cameriere/poliziotto (in caso siate seduti al tavolo, fategli ordinare un bicchiere di vino che poi terrà gelosamente pieno per tutta la serata. Tanto non è che la cameriera/e può controllare l’avanzamento del bicchiere!) e cercare di fargli applicare il suddetto sconto anche alla cena del gentil donzello (in caso risulti troppo complicato, fategli ordinare la cosa meno cara. Normalmente non se ne accorgono che oltre ad un brodino si è mangiato anche una capra imporchettata). Il vostro accompagnatore vi renderà omaggio e vi guarderà come se foste una dea greca scesa lì per lui. O comunque potrete sempre riscuotere un favore in futuro, che può sempre servire.
Nel secondo caso, gli uomini cacciatori sono per la maggiore fighetti impomatati o, come si dice dalle mie parti (morti…ok non si può dire ma avete capito), alla spasmodica ricerca di qualcuna da portarsi a casa senza rendersi conto, che durante queste serate, sì hanno elevatissime probabilità di portarsi qualcuna a casa (vedi il Barasti…ah no, scusate. Al Barasti è sempre così ovvero, come dice una mia amica, “Se non rimorchi lì non è perchè sei cessa, ma perché non sei interessata“), ma non saranno certo a decidere, ma saranno le ladies in sala a decidere se ne vale la pena a meno. Come sempre dirà qualcuno. Su questo ho qualche dubbio.
Ma che donne frequentano queso tipo di serate? Partiamo di nuovo con la nostra lista di tipologie:
- L’alcolizzata: ma secondo voi poteva mancare? Cioè, parliamo di alcool gratis e secondo voi, la nostra T-Rex barcollante su tacchi vertiginosi poteva mancare? Assolutamente no. Anzi, in questo ambient si orna di abiti succinti che al primo capitombolo ci deliziano della visione di tutte le sue grazie.
Normalmente è solita frequentare le ladies night with unlimited alcohol: giustamente perché accontentarsi di un paio di drinks quando posso bere tutta la notte? Ed anche lei ha ragione, dopotutto.
- La Vamp: sono quelle che frequentano solo i locali alla moda e che magari facciano mini stuzzichini con le calorie calibrate (che sennò ingrassano) e che bevono il loro drink con il dito alzato (neanche fosse un thé), scrutando costantemente la sala e le altre donne. Sulla loro faccia potrete leggere a caratteri cubitali le seguenti frasi “Ma come si è vestita quella? Ma pensa di essere allo zoo/mercato/centro sociale” perché per loro essere alla moda è una necessità non un mero suppelletto.
- La “scostumata“: parente dell’alcolizzata e diametralmente opposta alla Vamp, la scostumata è facilmente riconoscibile per i suoi abiti profondamente hot e che lasceranno veramente poco all’immaginazione (sempre perché qui a Dubai siamo costrette a coprirci). Sono le predatrici della situazione: non le troverai mai in locali dove nella ladies night è previsto anche del cibo al tavolo. No, loro preferiranno sicuramente una ladies night come l’Aquara (alias ladies night allo yacht club. Alzi la mano chi sapeva che si chiamava così?? Non mentite, che lo so che non sapevate il nome) o come quella dell’Embassy, dove la percentuale di uomini sarà decisamente elevata. In fondo, sennò, loro che sono uscite a fare se tornano a casa a mani vuote?
- L’esperta: sono le veterane delle ladies night, quelle che probabilmente le hanno provate tutte o comunque ti sanno dire di ogni ladies night pro e contro e sappiate che se uscite con loro, ed avete organizzato voi, sicuramente il posto non sarà per lei dei migliori e comincerà a sbobbinarvi una sequela di nomi di posti che, sempre secondo lei, sarebbero stati meglio, per quello o per quell’altro motivo. L’esperte ovviamente sanno che è sempre bene prenotare menzionando un fintissimo compleanno, compleanno che le regalerà una torta, una bottiglia di vino, un ulteriore sconto. Mai farsi cogliere impreparati!! (consiglio la stessa scusa per qualsiasi ristorante un po’ più chic del samosaro a Deira, nulla togliere al samosaro a Deira. Si rimedia sempre qualcosa..).
- L’astemia: normalmente sono quelle che si chiedono come sono finite ad una ladies night dove l’unica cosa che servono gratis contiene alcool e loro non bevono, dovendosi quindi pagare anche la consumazione. Ricordate che state andando per la compagnia delle vostre amiche, non state finendo sul patibolo dove il popolo urla a gran voce il vostro nome. Sorridete e divertitevi. Altrimenti state a casa.
- L’organizzatrice: nel gruppo c’è sempre quella che si propone di organizzare la serata, perché tanto lo fa sempre lei, e quindi acconsentiamo per una questione più che altro di pigrizia (che brutte persone che siamo…). Sono riconoscibilissime perché sono quelle che hanno la prenotazione a loro nome, quelle che arrivano per prime (all’inizio c’è sempre una “sfigata” che sta seduta al tavolo continuando a guardare la porta ed il telefono in attesa che arrivino le prime. E’ imbarazzante quel momento di attesa…sapevatelo) ma soprattutto quelle, che alla fine della serata, sebbene allegramente alticce, si occupano di fare i conti (che coraggio ragazza mia!!). Bisognerebbe fare un regalo a queste ragazze, anche perché sono quelle che accompagnano l’alcolizzata della serata ad espletare le sue “funzioni” al bagno aiutandola, come dire, a venirne fuori illesa.
- La fomentata: quelle donne che non escono mai, che sono un po’ le novelline delle ladies night, ma che come bevono un bicchiere di vino partono e diventano l’anima della festa. Quelle che magari fanno le bibliotecarie (esistono biblioteche a Dubai? Mi devo documentare) ma che al primo sorso di nettare degli dei le troviamo sul bancone a cantare con il barman. Se vi informate, secondo me, sono disponibili anche per l’animazione di compleanni ed addii al celibato. Sicuramente la vostra serata non ve la scorderete mai!
Ovviamente il suo doppio malvagio è la bacchettona: tutti abbiamo l’amica così, quella che prima o poi dobbiamo portarci tutti perché sennò “pare brutto“. Altrettanto ovviamente guarderà la vostra amica fomentata come una salutista guarda un piatto di bucatini all’amatriciana. Io una cura ce l’avrei anche…
Al momento direi che questi sono i classici esempio di “donne alle ladies night“. Quello che mi sono sempre chiesta è come sarebbe una serata del genere in Italia? Cioè, noi che abbiamo il buon vino ed il buon cibo perché non abbiamo ancora esportato una così bella iniziativa.
E invece no, quelli famosi per discriminare le donne e fare la guerra all’alcool ci hanno pensato. Ma non ci vergognamo??
Cavolo, è martedì!! Eh niente, con i migliori propositi per questa serata di ladies night vi auguro di non ritrovarvi con una tigre nel bagno!!

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